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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Mail a Contatti: Come Fare Centro

Contatto a caldo, o, ancora più difficile, un contatto a freddo: inviare una mail efficace in queste condizioni per presentare l’azienda e i prodotti o servizi può essere piuttosto impegnativo. Le azioni fuorvianti sono molte. Vediamo 4 principali tentazioni cui resistere e come fare una presentazione via mail che abbia buone opportunità di successo. 1) Tentazione nr. 1: Voler dire tutto Questa è senza dubbio la peggiore. E' normale che vogliamo dire tutto, spiegare tutto nel dettaglio, non perdere la minima opportunità, ma è pernicioso! Sciorinare il catalogo intero, raccontare la storia dell’azienda partendo dal trisavolo e poi aggiungere premi dall’Unità d’Italia e articoli dall’invenzione della stampa ad oggi (in corso di pubblicazione) è del tutto controproducente. Nessuno leggerà tutto, a meno che non sia un perditempo. Vogliamo perditempo tra i nostri clienti? Sì, se siamo tour-operator, altrimenti no. Non ci sarebbe niente di male se non fosse che il tempo –

10.000 grazie!

Ciao a tutti e un abbraccio! Il blog ha appena superato le 10.000 visualizzazioni e sono felice. Un traguardo importante per una piccola pagina nata come hobby. Conto di riuscire a darvi sempre nuovi contenuti che vi stimolino e, anche -perché no - divertano. State con me! Buon weekend! Chiara Tonon

Come vendere di tutto a chiunque

La formula magica per vendere di tutto a chiunque è essere intimamente consapevoli del proprio supremo valore. Le mie vendite sono il solo e unico obiettivo da raggiungere. Il focus è guadagnare, e far guadagnare l'azienda, raggiungendo e superando gli obiettivi di vendita. La “customer satisfaction” è cosa da americani e professori di marketing che non hanno mai “battuto il marciapiede”. Il cliente va aggredito con le migliori armi commerciali disponibili, va portato alla firma e poi fatto gestire dagli uffici deputati alla logistica o al recupero crediti, per potersi concentrare in modo efficace ed efficiente sul prossimo . Siete d’accordo? Io, no. Molti commerciali però, nella mia esperienza, dall’agente ai direttori, agiscono ancora così. Magari non lo dichiarerebbero in questi termini, ma fondamentalmente le cose si svolgono ancora in questo modo in tante aziende. Intanto chiarirei un punto fondamentale: NON È POSSIBILE VENDERE DI TUTTO A CHIUNQUE. Ogni cliente

7 Errori nell’avviare un ecommerce

Qualsiasi sia il vostro business, il primo errore è non aver ancora avviato le vendite online ! Sia che vi rivolgiate a partner industriali o commerciali sia che vendiate a privati, sarà una buona idea pensarci, subito. Si tratta di un canale supplementare moderno, relativamente a basso costo, che vi permette di raggiungere il vostro specifico target in ogni parte del mondo (a meno che non ci siano barriere particolari di dogane o simili). Ma a questo si può porre facilmente rimedio. Per il resto, fatelo bene ed evitate di : 1) Progettare l’ecommerce in base agli strumenti tecnici o economici disponibili o alla testa di chi ve lo sta vendendo. L’ecommerce è uno strumento che va pensato per chi compra e lo usa . Bisogna ricordarselo sempre. 2) Svilupparlo con un software proprietario , che vi incatenerà fino alla morte a un programmatore o a una specifica software house. Oggigiorno ci sono magnifici strumenti open source che possono essere adattati alle necessità di ciascuno

Tagliare o investire? Questo è il problema

Ogni tanto penso che i commercialisti siano la rovina del Belpaese (non me ne vogliano – è una provocazione). Un piccolo imprenditore o un commerciante tipicamente quando si trova in crisi va dal commercialista per sapere cosa fare.  La risposta invariabilmente è “tagliare”. Tutto normale… o no? Non proprio! Errore nr. 1: Per migliorare le proprie performance si può agire sulle uscite o sulle entrate . Spiego meglio: perché pensare solo a tagliare invece che investire per la crescita? Errore nr. 2: Non si aspetta di essere in crisi per intraprendere nuove azioni a sostegno del proprio business. Un bravo imprenditore monitora costantemente la propria attività, fa piani di largo respiro, reinveste gli utili in azienda e… fa marketing ! Errore nr. 3: che discende dagli altri due… perché andare dal commercialista e non sentire un pool di tecnici che va dal revisore dei conti all’esperto di marketing e/o di internazionalizzazione delle imprese al lean manager ecc.? Il Comm