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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Portare pazienza o andare a caccia?

Per chi deve far vivere e prosperare un’azienda non c’è che una risposta giusta: andare a caccia, all’alba, tutte le mattine! Ma prima bisogna armarsi nel modo giusto. Non basta uscire allo sbaraglio, è diventato troppo poco efficiente, e troppo costoso. Benzina, tempo, risorse sprecate, frustrazioni smisurate, per non aver studiato prima il terreno. Le prede non si catturano più semplicemente bussando alla porta o facendo pubblicità a tappeto o chiamando a freddo, con il telemarketing, magari avvalendosi di ragazzi poco preparati e poco motivati. È necessario mettere a fuoco il tiro. Per farlo non servono necessariamente ricerche di mercato costosissime e incredibilmente sofisticate. I clienti esistenti, quelli che stanno comprando sono la nostra fonte più preziosa di informazioni e aspettano di raccontarci chi potrebbe usare i nostri prodotti/servizi. Non solo: possono anche darci una mano effettivamente a vendere. Come? Adesso vediamo. La prima regola è chiedere cosa

5 errori da evitare sulla propria Pagina Facebook

State gestendo bene la vostra pagina aziendale su Facebook? Siete proprio sicuri? Controllate qui sotto se siete esenti dai 5 errori più comuni che – prima o poi – tutti rischiamo di commettere su Facebook. Perché tutti siamo utilizzatori, ma pochi sono accorti comunicatori! Ecco gli errori da evitare: 1)    Contenuti di bassa qualità: i post che si pubblicano devono sempre essere originali (il web punisce le repliche), interessanti, esteticamente gradevoli, scritti con ortografia e sintassi corrette. Se non siete in grado di soddisfare questi requisiti, le soluzioni sono varie: dalla formazione, alla richiesta di consulenza alla condivisione di post di altri più bravi. Inoltre non è consigliabile ripubblicare ossessivamente sempre le stesse cose. La gente si stufa facilmente e basta un click per “smettere di seguire” o segnalare come spam. 2)    Foto sbagliate: Facebook richiede formati e qualità ben precise delle foto, che saranno  di taglio orizzontale o quadrato, i

Il ruolo del titolare nella PMI

Il ruolo del titolare nelle PMI è talvolta confuso e sempre delicato: venendo dalla gavetta sa fare tutto (o quasi), ma è giusto che faccia tutto ? La risposta è chiaramente: NO. Non per spocchia, per arroganza, perché è “arrivato”; semplicemente perché, se ci sono dei dipendenti, significa che l’azienda sta crescendo, si sta strutturando ed è giusto che i ruoli siano correttamente suddivisi. “Correttamente” significa che chi ha la visione più ampia, per esperienza e per storia, o per formazione, si mette a disposizione degli altri per guidare e coordinare , per prendere le decisioni più significative e per motivare, infine: per assumersi le responsabilità ultime. Il titolare, quando l’azienda si struttura ha quindi 5 grandi compiti : - FORMARE (o far formare) e INFORMARE - DELEGARE L’OPERATIVITÀ - SORVEGLIARE  E PROMUOVERE IL BUON FUNZIONAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE - MOTIVARE - PRENDERE LE DECISIONI ULTIME (assumersi le responsabilità vitali dell’azienda) Le cinque attivi

La fidelizzazione del cliente: a che punto siamo?

La fidelizzazione del cliente , in tempi di crisi, non è un optional . La ragione è molto semplice: è molto meno costoso vendere di più a clienti già acquisiti piuttosto che cercare clienti nuovi cui rivolgere le proprie proposte. Ma cosa significa fidelizzare ? Significa rendere fedeli i propri clienti, ovvero diventare per loro i fornitori di fiducia, se non in esclusiva, per un determinato bene o servizio. Vista in questa seconda prospettiva è chiaro che è il fornitore che deve farsi carico di offrire qualcosa in più per convincere e avvincere i clienti… e spesso non basta una tessera (o fidelity card, che dir si voglia). Serve creare un vantaggio effettivamente percepito dal cliente . Il vantaggio - e quindi il legame che andiamo a creare con il cliente - può essere essenzialmente economico-razionale (sconto, premio, punti...) oppure legato a una percezione di benessere   e di "distinzione" nonchè un servizio particolarmente attento (sala VIP, benvenuto caloros

Le politiche di sconto: come gestirle?

Ci siamo abituati ormai, nella vita quotidiana come online, a super-sconti, coupon, offerte riservate e chi più ne ha più ne metta… Come possono i commercianti, gli artigiani e le PMI attuare delle politiche di sconto oculate , s enza ledere la propria marginalità e senza violare le leggi sui saldi? Ecco 4 semplici regole da mettere in pratica: 1)    Attuare sconti molto interessanti su pochi articoli o servizi: OK al -30 o al -50% ma solo su uno o due prodotti/servizi. Servono solo ad attirare l’attenzione. Poi sta al bravo venditore vendere anche altro o solo altro. 2)    Variare spesso gli articoli in promozione e la tipologia di sconto a seconda degli obiettivi. Oggi il taglio prezzo , domani lo sconto-quantità , tipo il 3+1 per attrarre nuovi clienti o svuotare il magazzino ; dopodomani lo sconto sul prossimo acquisto oppure il “porta-un-amico” per fidelizzare il cliente . L’importante è non rimanere mai fermi e offrire sempre qualcosa di diverso per continuar